Eruzione dei denti da latte e febbre: associazione reale?
Molto spesso le mamme ci raccontano che quando ai loro bambini spuntano i denti da latte, compare la febbre.
Ma questa associazione è solo una diffusa convinzione popolare o trova reali riscontri scientifici?
Ne parliamo con la Dott.ssa Lara Figini, odontoiatra, che ci riporta i risultati di una recentissima revisione sistematica della letteratura pubblicata dall’International Journal of Clinical Pediatric Dentistry e che cerca di spiegare la reale associazione tra eruzione dei denti da latte e la comparsa di febbre.
Cosa si intende per eruzione dei denti da latte?
L'eruzione dentale è un processo fisiologico naturale che inizia col primo dente da latte tra i 4 e i 10 mesi e si completa normalmente intorno ai 3 anni di vita del bambino.
Quali sono i sintomi che possono comparire quando spuntano i denti da latte?
Il processo di eruzione dei denti da latte è spesso associato ad alcuni sintomi che includono irritabilità, infiammazione gengivale, aumento della salivazione, sonno agitato, diarrea, perdita di appetito e febbre.
Tra questi sintomi quello maggiormente riportato dai genitori e dai pediatri è la febbre.
Per febbre si definisce la temperatura corporea sopra i 37° C.
Quali sono i metodi di rilevazione della temperatura maggiormente utilizzati nei bambini?
Esistono svariati metodi di misurazione: ascellare, rettale, orale, frontale, timpanica, per contatto dermico.
Che differenza c’è tra le varie rilevazioni?
La misurazione ascellare risulta meno invasiva rispetto alle altre tecniche ma non riflette la temperatura interna ed è in gran parte influenzata dalla temperatura ambientale e dalla vasoattività.
La misurazione rettale invece risulta essere probabilmente la più affidabile nei neonati ma anche la più invasiva, e bisogna considerare che la temperatura a livello anale è più alta di 0,5° C rispetto alla temperatura orale e di 1° C rispetto a quella ascellare.
Esiste una reale associazione tra l’eruzione dei denti da latte e la febbre?
Su 83 lavori scientifici selezionati, alcuni studi riportano la reale esistenza di questa associazione, mentre altri no. Questa discordanza di dati dipende da diversi fattori: misurare in modo corretto la febbre ai neonati non è così semplice (lontano dai pasti, dal sonno, dal pianto etc..), i siti corporei dei bambini selezionati in cui è stata misurata la temperatura sono stati diversi, così come i termometri utilizzati (termometri in vetro a mercurio, termometri elettronici con display digitale, a infrarossi, termometri timpanici, termometri per contatto, usa e getta, termometri chimici etc), per cui è anche difficile poter paragonare i dati ottenuti tra i vari studi senza dover considerare questi fattori come “potenziali interferenze”.
Concludendo?
Si può concludere che in letteratura allo stato attuale ci sono pochi studi congrui e affidabili riguardanti l'associazione tra eruzione dei denti da latte e febbre, e quei pochi rintracciati sono caratterizzati da elevata eterogeneità tra loro. Tuttavia questa recente revisione ha evidenziato una pur vera associazione tra febbre e eruzione dei denti da latte solo qualora fosse stata misurata la temperatura corporea a livello rettale.
Sono necessari ulteriori studi per fare luce su questa relazione utilizzando parametri di rilevazione della temperatura e strumenti a disposizione omogenei tra loro.
Cosa si sente di consigliare ad un genitore al cui bambino stanno spuntando i dentini e rileva un aumento della temperatura?
Consiglierei di non sottovalutare la presenza di febbre durante l’eruzione dei denti da latte, assicurandosi che non sia dovuta ad altre infezioni in corso. Consiglierei sicuramente un accertamento dal pediatra che escluda infezioni in altri distretti corporei e una visita dal dentista pediatrico così che possa istruire il genitore sulle più corrette tecniche di pulizia dei dentini in eruzione.
Autore
Dott.ssa Lara Figini
Laurea con Lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Milano, svolge la libera professione odontoiatrica in qualità di direttore sanitario e odontoiatra. E’ autrice di numerose pubblicazioni scientifiche per importanti riviste odontoiatriche italiane e internazionali, quali Dentalcadmos e la rivista online Odontoiatria33.