Text neck, la sindrome del XXI secolo
Nel 2018 essere connessi è una condizione indispensabile: notizie, notifiche, social network, messaggi, e-mail e telefonate scandiscono le nostre giornate ad un ritmo incessante.
In strada, in treno, in autobus, mentre passeggiamo, al tavolo di un bar il cellulare è un elemento sempre presente e il suo utilizzo spesso va a discapito della postura.
Cosa può accadere abusando di essi?
Lo stress ripetuto generato dalla flessione della zona cervicale con conseguente anteposizione della testa causato dall’uso continui degli strumenti di connessione determina il presentarsi di una sindrome molto sviluppata negli ultimi anni che si definisce “text neck”. Tale problematica è molto frequente nella popolazione adulta. Quando la flessione del capo aumenta incrementa il carico sulla struttura generando un cambiamento nella curvatura cervicale e un’alterazione della salute dei segmenti ossei, delle strutture legamentose, dei muscoli e dei tendini.
Cosa accade quando consentiamo ai bambini di utilizzare i dispositivi elettronici?
Nei bambini e adolescenti del nuovo millennio si rileva un aumento considerevole del dolore registrato nella zona cervicale. Ad ogni prima esperienza, il rischio di ricadute diventa frequente.
Tale condizione è causata dall’uso/abuso dei cellulari e dei tablet.
Essa può generare delle alterazioni nella giovane colonna vertebrale dei ragazzi creando delle deformazioni nella postura e in conseguenza a ciò si possono presentare delle complicanze come: alterazioni nella respirazione e alterazioni cardiovascolari per via di restrizioni della zona sotto clavicolare, estremamente importante per la nostra salute.
Meno frequenti ma di notevole interesse sono le conseguenze a carico del sistema visivo, sottoposto ad affaticamento per via della concentrazione posta su un soggetto molto piccolo per lungo tempo che possono generare problemi di miopia e secchezza oculare.
Come prevenire questo problema?
Limitare l’uso, in particolare modo ai bambini e ai ragazzi limiterebbe l’insorgenza di una serie di problematiche che potrebbe ridurre la loro qualità di vita.
Evitare di eseguire attività prolungate nel tempo come ad esempio leggere, vedere film e scrivere messaggi in modo continuo può evitare una serie di sintomi e ridurre algia che a lungo termine potrebbero cronicizzare.
Anche il trattamento manipolativo osteopatico può essere utile per ritrovare la mobilità e ridurre la tensione a livello muscolare, ma il primo obiettivo per tutti deve essere la prevenzione.
Autore
Dott.ssa Alessia Alati
Laurea in Fisioterapia presso l'Università Politecnica delle Marche nel 2006, si è perfezionata in Osteopatia presso la SOMA di Milano nel 2015. Dopo la laurea ha lavorato presso strutture private e centri ambulatoriali in libera professione, dove ha effettuato prestazioni con pazienti ortopedici, neurologici, post traumatici e posturali.